Disegnarsi ogni giorno, per anticipare il futuro.

Aprile 20, 2022 | di Giuditta Gottuso

Disegnarsi ogni giorno, per anticipare il futuro.

La trasversalità: un valore aggiunto per individui ed aziende.

Una visione ampia delle proprie possibilità, uno sguardo che va oltre i limiti imposti può davvero essere sbagliato o dovrebbe essere considerato un valore aggiunto a livello professionale? Concludere un percorso di studi che porta ad un determinato lavoro e poi cambiare non significa reinventarsi, significa saper sfruttare le proprie capacità, il proprio sapere per muoversi trasversalmente. Viviamo in una società dove le mentalità aperte, le aziende innovative cominciano a guardare la formazione di una persona in maniera differente. Che significa? Significa che anni di esperienza nel settore non sono necessariamente sinonimo di capacità maggiori rispetto a una figura che ha esperienze diverse. 

 

A vele spiegate, verso il cambiamento.

Terza media, test di orientamento per la scuola superiore, risultato: profilo adatto a tutti gli indirizzi di scuola superiore. Eccomi di fronte alla prima scelta, al primo gradino verso la salita di una vita professionale, una partenza zoppa, da subito senza una direzione. Liceo Classico, esame di maturità, domanda finale: E lei cosa farà dopo? Ci risiamo. Claudicante avevo mosso i miei passi sulla ripida scala e mi ritrovo zoppa anche all’altra gamba. Un susseguirsi di intenzioni, desideri, curiosità, prove, fallimenti e successi; inizio a sentirmi adeguata, sono un’interior designer, ho una lode sul petto, il mio lavoro, le mie piccole soddisfazioni quotidiane, e finalmente ho messo a tacere i miei dubbi, i miei film mentali in luoghi diversi, lavori diversi, ambizioni diverse. Messi a tacere. Ci credi? No, e ti assicuro nemmeno io. 

Sempre stata tanto incuriosita dal sapere da non sapere poi che fine avrei fatto. Non è un po’ triste immaginarsi la propria fine? Tutto cambia se iniziamo ad immaginare i nuovi inizi. Da interior designer a visual designer. Questo è stato il mio passo, che non definirei grande, tanto meno in avanti, ma un passo laterale, un passo oltre un limite tanto piccolo quanto vasto. Un passo che può fare chiunque? Un laureato in lettere può diventare developer? Chi ha detto di no? Ci vuole impegno, costanza e tanta fiducia in se stessi, solo così il proprio sapere, il proprio background diventa il vento che dispiega la propria vela verso molteplici possibilità.

 

Interior design. Visual design. Il bello, in tutte le sue forme.

Definire cosa farà il prodotto prima di progettare come lo farà, diceva Alan Cooper. Si può progettare un brand senza sapere le necessità dei suoi consumatori? Si può progettare uno spazio abitativo senza conoscere i bisogni di chi lo vivrà? Il design, in ogni sua forma e declinazione, richiede ricerca, richiede empatia, apertura mentale. La progettazione è successiva a tanti step, a tanti tasselli comuni nei vari campi di questo macro mondo.

Le modalità di progettazione sono differenti, i campi applicativi distanti anni luce, ma il succo, il nocciolo della questione rimane sempre lo stesso. Vogliamo entrare più nel dettaglio? Il restyling di una casa non riesci a immaginarlo come un’operazione di rebranding? Il brand deve arrivare al cuore delle persone, deve essere il luogo sicuro dove ogni singolo individuo sa che troverà risposta alle sue necessità. Lo stesso deve essere la casa per chi la vive. Uno spazio abitativo parla quanto un brand. L’equilibrio dei colori, delle forme, del linguaggio, la gestione degli spazi sono fondamentali nell’uno quanto nell’altro. 

 

La vita, una tela color kaki e pervinca.

I punti comuni sono molti, così come molte sono le differenze. La bellezza sta proprio nel riuscire a connettere, nel fare del sapere una grande tela dove dare connubio a colori diversi, ma in comunicazione tra loro. Probabilmente quel color kaki, non lo vorrai mai usare, ma il giorno in cui ti servirà sarà lì, pronto a dare quel tocco in più, quel valore aggiunto che chi non ha mai posseduto il pastello kaki non potrà avere. Il bello non finisce qui, perchè il tuo team avrà l’indaco, il pervinca, l’amaranto: colori che non hanno mai fatto parte della tua palette, colori che imparerai ad usare e che andranno a impreziosire sempre più questa tela del sapere.

 

La bellezza, e la forza, di un team multidisciplinare. 

La forza di un’azienda è rappresentata dalle persone che ne fanno parte. Un team multidisciplinare è un team che saprà tirare fuori per ogni progetto il valore caratterizzante, il quid in più, il famoso color kaki! Affidarsi ad un’azienda innovativa significa affidarsi a chi ha un approccio aperto ed empatico, a chi crede realmente nelle persone, nel loro potenziale e, soprattutto, che la tela del sapere non ha limiti e direzioni. Baasbox crede in tutto questo. In Baasbox si respira l’innovazione e si trasmette concretamente con passione in ogni progetto.

 

Se vuoi scoprire cosa significa affidarsi a dei professionisti trasversali, contattaci. Sarà un piacere mostrarti la meravigliosa tela su cui progettiamo ogni giorno!

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Giuditta Gottuso, Visual Designer di Baasbox, ricercatrice dell’armonia in ogni sua forma. Inguaribile queen drama, ama condire la sua vita con ironia e cinismo.

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