La diffusione della SARS-Cov2 conosciuta come malattia da Coronavirus o Covid-19, ha provocato un inevitabile impatto economico sulla società. Ogni realtà imprenditoriale ha dovuto quindi adattarsi a questo cambio di scenario prendendo decisioni in scarsità di tempo e informazioni. Imprenditori e manager si sono trovati a dover scegliere come agire avendo sotto la loro responsabilità aziende, posti di lavoro, settori produttivi. Anche noi di Baasbox, come azienda di Digital Innovation ci siamo dovuti rapidamente adattare a questa nuova realtà. Ogni decisione deve vivere dentro a possibili scenari futuri, dal migliore al peggiore. Noi abbiamo scelto di accogliere questo cambiamento come nuova sfida, per noi e per i nostri clienti.
Abbiamo pubblicato un Report “Covid-19 Scenario economico e 34 azioni che puoi fare subito per la Tua azienda” in cui attraverso un’analisi di mercato e un manuale operativo, abbiamo progettato la bussola per orientarci in questo scenario.
Covid-19: lo scenario economico
Nel report abbiamo analizzato lo scenario attuale e i settori di mercato più colpiti dall’epidemia. Emerge infatti che i settori che hanno subìto maggiormente gli effetti del Coronavirus sono rappresentati da quello tessile, trasporto ferroviario e aereo, ricettività, ristoranti, spettacoli ed eventi sportivi e tutte le attività legate a centri di aggregazione. Il campo del turismo è quindi quello che, abbracciando tutti questi settori, ne rimane gravemente colpito.
Ci sono settori che però sono stati colpiti in minor modo dal virus avendo effetti meno catastrofici. La Pubblica Amministrazione, i settori dell’energia, del retail e dell’ingrosso. Ci sono infine settori che hanno avuto una crescita dovuta alla diffusione del virus. Vengono identificati in tutte le attività legate all’alimentare, alla farmaceutica, alla chimica, alla casa, alla cura della persona, nel GDO alimentare, nell’editoria, nella comunicazione e nei servizi informativi.
L’impatto del danno del Coronavirus sull’economia dipenderà comunque dalla rapidità delle messa in campo delle misure di contenimento del virus e dalla quantità di denaro che verranno destinati per il sostegno dell’economia reale. Il Governo italiano ha adottato e adotterà misure economiche per rimettere in moto il Paese.
Il Cerved nei giorni scorsi ha analizzato l’impatto del Covid-19 sulle aziende italiane. Gli scenari previsti sono due. Il primo indica la fine dell’emergenza a inizio maggio e una ripresa solo a partire dall’anno prossimo. In questa ipotesi il giro d’affari bruciato per le imprese varrà complessivamente, mettendo insieme il 2020 e il 2021, 275 miliardi di euro.
Più pesanti le stime del secondo scenario. In questo caso l’emergenza sanitaria durerà fino a dicembre. L’impatto sarà dell’ordine di una perdita di 641 miliardi, di cui 469 miliardi quest’anno e quasi 172 l’anno prossimo. Ad oggi quelle del Cerved come quelle degli istituti internazionali sono stime. La situazione è ancora troppo fluida per parlare di previsioni. Sic stantibus rebus queste sono le prime proiezioni che quindi vanno prese con la dovuta cautela.
Anche la società di consulenza McKinsey ha analizzato in un documento dal titolo “COVID-19: Implications for business” (datata 9 aprile) i possibili scenari economici che potrebbero realizzarsi ad esito dell’emergenza Coronavirus. La società ha ipotizzato tre possibili scenari in cui nel base case, o l’ipotesi più probabile, l’economia riparta in Cina entro la fine del primo trimestre con un moderato declino delle esportazioni ma una ripresa guidata dai grossi gruppi industriali. Il secondo scenario, invece, presuppone che la maggior parte dei paesi non sia in grado di ottenere lo stesso rapido controllo gestito dalla Cina.
In Europa e negli Stati Uniti, la trasmissione è elevata ma rimane localizzata, in parte perché individui, aziende e governi adottano forti contromisure (tra cui la chiusura delle scuole e la cancellazione di eventi pubblici trasformata poi in un lockdown totale per circa due mesi). Il terzo scenario, o worst case, il peggiore quindi, è simile al rallentamento globale, tranne per il fatto che il virus non sia stagionale (non influenzato dalla primavera nell’emisfero settentrionale). La crescita dei casi continua durante il secondo e il terzo trimestre, potenzialmente travolgendo i sistemi sanitari in tutto il mondo e spingendo una ripresa della fiducia dei consumatori verso il terzo o oltre. Questo scenario si traduce in una recessione, con una crescita globale nel 2020 compresa tra –1,5 % e 0,5 %.
Fonte: https://forbes.it/2020/03/11/coronavirus-dopo-epidemia-tre-scenari-economia-globale-di-mckinsey/
Ma cosa possono fare, le aziende in uno scenario attuale e con una prospettiva così incerta? Noi di Baasbox abbiamo raccolto indicazioni dal nostro tessuto manageriale, dai nostri collaboratori, da un’azienda “sorella” come ROMI Agency, specializzata in marketing, e abbiamo fatto tesoro anche dalle best practice suggerite dalle multinazionali di consulenza. Così abbiamo risposto a questa domanda.
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